"Antenore, scampato agli Achei, potè pure entrare nel golfo illirico, spingersi senza pericolo in territorio liburnico sin oltre le sorgenti del Timavo che simile a un mare impetuoso erompe dalla montagna per nove bocche con alto frastuono e inonda i campi di un'acqua risonante".
Eneide, I, vv.242-246